I bambini solitamente esplorano i loro genitali verso la fine del primo anno di vita, perché sono parti più difficili da vedere rispetto ad altre, come mani o piedi. Spesso i bambini si toccano i genitali perché provano piacere o perché è una strategia autoconsolatoria quando sono arrabbiati o agitati.

La masturbazione infantile è assolutamente normale

Quindi la masturbazione infantile è assolutamente normale e può presentarsi sin da piccoli. Già dai due anni di vita va accettata con serenità, sapendo che rappresenta una forma di consolazione a cui il bambino può ricorrere nei momenti di noia, stanchezza, solitudine. Il bambino che si masturba non prova imbarazzo perché non ha ancora il nostro senso del pudore, che inizia a presentarsi dal terzo/quarto anno di età, quando la masturbazione viene praticata in situazioni più “intime”.

Che cosa può fare il genitore se il figlio si masturba?

È fondamentale la reazione dell’adulto a quello che vede, perché una risposta punitiva o aggressiva rischia di generare nel bambino dei tabù o delle reazioni negative nei confronti della sessualità, che fa parte del normale sviluppo evolutivo.

Cogliete l’occasione per parlare con i vostri figli del loro corpo e della loro sessualità, inserendola anche in un contesto relazionale (mamma e papà si amano e da questo amore sei nato tu); come insegnate loro a non mettere le dita nel naso in pubblico, fate lo stesso con la masturbazione che non deve avvenire davanti ad altre persone.

Se la masturbazione viene praticata frequentemente può essere segno di un disagio a cui il bambino sa rispondere solo attraverso il suo corpo. In questo caso può essere necessaria una consulenza specifica.

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